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Omicidio a Campofelice di Roccella: assassino in libertà

Il ritorno a casa di Claudio Longo

Lo squilibrato accusato di omicidio e lesioni ai danni di altre tre persone è tornato a casa, senza alcuna misura restrittiva, dopo il trattamento sanitario obbligatorio. Il suo rientro in assoluta libertà, nell’abitazione dei genitori, nel rione teatro della tragica aggressione (via Grecia a Campofelice di Roccella) contro le quattro donne ha gettato nel terrore decine di famiglie, in preda alla paura e al timore di nuove azioni violente da parte di Claudio Longo di 45 anni, e ha creato non poco imbarazzo anche in diversi esponenti delle istituzioni e dell’apparato giudiziario.

Le reazioni della comunità

Longo, assistito dall’avvocato Salvatore Pirrone, è rientrato nell’abitazione familiare mercoledì, dopo le dimissioni dall’ospedale di Termini Imerese, dove era stato trasferito dopo il Tso firmato dal sindaco di Cefalù e la sua presenza ha allarmato numerosi cittadini di Campofelice di Roccella, che hanno allertato il primo cittadino, Giuseppe Di Maggio e le forze dell’ordine, per segnalare la situazione di pericolo e il timore di ulteriori azioni violente. Su di lui c’è un’indagine per omicidio preterintenzionale condotta dai carabinieri e dal pm termitano Concetta Federico, ma non ci sono misure cautelari. I motivi della mancanza dei provvedimenti restrittivi non sono chiari. Del caso è stato informato anche il procuratore Ambrogio Cartosio, che coordina l’ufficio giudiziario di Termini Imerese.

Impatto sulla famiglie e sulle istituzioni

(Nella foto via Grecia, teatro dell’aggressione e la vittima, Franca Chiavetta)

Un servizio completo di Virgilio Fagone sull’edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

– trattamento sanitario obbligatorio
– misura restrittiva
– Tso firmato


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