Il contenuto descrive il garibaldino palermitano Salvatore Cappello e il monumento eretto da lui a Gibilrossa, in Sicilia, per commemorare l’epopea dei Mille e l’unificazione dell’Italia. Nella notte del 26 maggio 1860, Cappello pronunciò la famosa frase “Nino, domani a Palermo”, e da lì i Mille garibaldini si prepararono per la liberazione di Palermo. Il campo di Gibilrossa offriva una vista spettacolare sulla città, e là Garibaldi confermò la sua decisione di prendere d’assalto Palermo. Alla fine, furono gli sforzi di Cappello che resero possibile la costruzione del monumento a Gibilrossa, con il supporto del Comitato Popolare del Vespro. L’obelisco venne inaugurato nel 1882, durante il VI centenario del Vespro Siciliano. Anche se Garibaldi non fu presente alla cerimonia, poté visitare il monumento successivamente.
“O a Palermo o all’Inferno”: dov’è l’obelisco (del Basile) che ricorda il passaggio dei Mille
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Palermo GN