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Mess. 23mln x emergenza abitativa, 250 case comprate

Il Comune di Messina utilizzerà 23 milioni dei fondi Pinqua per l’acquisto di case al fine di mitigare il disagio sociale abitativo e attuare politiche di risanamento. L’approvazione di questa decisione arriva dopo la richiesta di rimodulazione inizialmente presentata dal Comune stesso. Questa novità è stata anticipata da Tempostretto, ma ora è stata ufficializzata in un contesto più ampio.

Il sindaco Federico Basile ha commentato: “Una parte delle risorse ottenute dal fondo Pinqua saranno destinate a un tema mai messo da parte, quello dell’emergenza abitativa […] Il Comune continuerà quindi a lavorare con lo sbaraccamento e contemporaneamente affronterà un tema che esiste, il sistema degli alloggi di transito serve ad accompagnare alla fase finale. Ora si potrà dare spazio a un numero importante di famiglie, un primo passo rispetto ai 300 nuclei che hanno questo problema. La sintesi è questa: prendiamo risorse per dare finalmente una risposta a quelle categorie di fragili che hanno bisogno di un supporto”.

Il vicesindaco e assessore al risanamento, Salvatore Mondello, ha spiegato che il finanziamento di 145 milioni previsto per il fondo Pinqua prevedeva inizialmente un mix di costruzioni e acquisti di case. Ora, con l’approvazione ottenuta, si concentreranno sull’acquisto delle case come prima fase dell’operazione, per poi passare alla questione delle costruzioni.

Saranno disponibili 23 milioni di euro per l’acquisto di circa 250 case, con l’obiettivo di affrontare l’emergenza abitativa e mitigare il disagio sociale. Il direttore generale del Comune, Salvo Puccio, ha dichiarato che verranno stipulate convenzioni con enti operativi per gestire l’acquisto degli alloggi e coinvolgeranno anche agenzie immobiliari per pubblicizzare le opportunità disponibili.

L’assessora Alessandra Calafiore ha sottolineato l’importanza di un intervento preciso per coloro che fanno parte dell’emergenza abitativa, quali coloro che hanno subito sfratti, vivono per strada o non hanno una casa. Sarà istituita una graduatoria per gestire le richieste e monitorare il fenomeno nel tempo.

Marcello Scurria, commissario per il risanamento, ha evidenziato che oltre al problema delle baracche, ci sono 600 persone in attesa di soluzioni abitative. Queste risorse finanzieranno in modo diretto il risanamento abitativo, dimostrando un impegno senza precedenti da parte dell’amministrazione nel fornire soluzioni abitative a coloro in difficoltà.

In conclusione, oltre alla pianificazione di acquisto delle case, il Comune stilerà nuovamente una graduatoria e avvierà un nuovo elenco per chi necessita di supporto abitativo. Questo progetto dimostra l’impegno dell’amministrazione nel fornire soluzioni abitative concrete a coloro che ne hanno bisogno.

ativo


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