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Marciapiede dissestato: Comune dovrà risarcire per caduta

Il Comune condannato a risarcire una donna caduta a causa di un marciapiede dissestato

Una sentenza che fa giustizia

Il Comune di Palermo è stato condannato a risarcire una donna di 55 anni che, a causa di un marciapiede dissestato, è caduta e si è rotta un braccio. Dopo oltre 5 anni di battaglia legale, il Giudice di pace ha stabilito che il Comune è responsabile della mancata manutenzione e sicurezza delle strade di sua competenza.

La caduta è avvenuta il 6 giugno 2018, e la sentenza è stata emessa dal giudice Donata Di Chiara, che ha accolto le richieste dell’avvocato Vincenzo Inglima, che assiste la donna. Il Comune dovrà versarle 4.652,96 euro e dovrà anche pagare 1.477,50 euro tra consulenza tecnica e spese di lite.

Durante il processo è stata ascoltata una testimone che ha confermato che la caduta è stata determinata dal dissesto del marciapiede, che era ancora divelto, sconnesso ed a saliscendi. Il Comune ha cercato di difendersi sostenendo un presunto concorso di colpa della vittima, ma il giudice ha respinto questa ipotesi.

La sentenza sottolinea che il Comune ha la responsabilità di garantire la sicurezza del marciapiede senza attendere segnalazioni e che la condanna è giustificata dalla mancata attività di controllo che incombe sul gestore della strada e dei marciapiedi.

Questa sentenza fa giustizia per la vittima e mette in luce l’importanza della manutenzione e sicurezza delle strade e marciapiedi da parte delle autorità competenti. Speriamo che serva da monito per il Comune di Palermo e per tutte le amministrazioni locali affinché garantiscano la sicurezza dei cittadini sulle strade e marciapiedi della città.

à del Comune


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