Lipari: imprenditore condannato per incidente lavoro
La Corte di Appello di Messina conferma la condanna per omicidio colposo e violazione della sicurezza nel lavoro
Il caso dell’imprenditore di Quattropani R. E.
La Corte di Appello di Messina, presidente Bruno Sagone, ha rigettato l’appello proposto dall’imprenditore di Quattropani R. E., accusato dei reati di omicidio colposo e di violazione di numerose normative sulla sicurezza nel lavoro.
Il datore di lavoro era ricorso in appello contro la sentenza del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto che lo aveva già condannato ad anni due e mesi nove di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali ed al risarcimento del danno in favore delle costituite parti civili: Caterina Pace e Tiziana e Marino, moglie e figli di Bartolomeo Todaro, a suo tempo deceduto, da liquidarsi in separata sede e che in via provvisionale sono state liquidate nella misura di 75 mila euro.
La Corte di Appello rigettando tutti i motivi di appello, ha confermato la sentenza barcellonese e ha ulteriormente condannato l’isolano al pagamento delle spese processuali e di quelle della costituite parti civili. Entro novanta vi sarà il deposito delle motivazioni.
In un nuovo verdetto, la Corte di Appello di Messina ha ribadito la condanna per l’imprenditore di Quattropani R. E., sostenendo che la sentenza del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto era stata corretta in tutto e per tutto.
L’imprenditore era stato accusato di omicidio colposo e violazione delle normative sulla sicurezza del lavoro in seguito al decesso di Bartolomeo Todaro, un dipendente della sua azienda, causato da un incidente sul luogo di lavoro.
Nonostante il ricorso in appello presentato dal datore di lavoro, la Corte di Appello ha respinto tutti i motivi e confermato la condanna emessa in precedenza. Inoltre, ha ordinato all’imprenditore di sostenere le spese processuali e di risarcire le parti civili coinvolte.
La sentenza della Corte di Appello segna una svolta importante in questo caso e rappresenta una vittoria per la famiglia della vittima, che ora potrà ricevere un adeguato risarcimento per il danno subito.
Il verdetto definitivo sarà depositato entro novanta giorni, fornendo ulteriori dettagli sulle motivazioni della decisione. In ogni caso, questa sentenza rappresenta un chiaro messaggio sull’importanza di rispettare le normative sulla sicurezza sul luogo di lavoro e sulle gravi conseguenze che possono derivare dalla negligenza in questo ambito.
– Corte di Appello di Messina
– Bruno Sagone
– Omicidio colposo
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