Investito da pirata stradale a Palermo, muore a 33 anni in ospedale
Tragico incidente a Palermo: morto in ospedale un autotrasportatore travolto da un’auto in fuga
Un’altra vittima della strada a Palermo. È deceduto in ospedale dopo cinque giorni di agonia, era stato trovato ferito in via Ernesto Basile. Nella notte tra il 22 e il 23 novembre, Emanuele Magro, autotrasportatore di 33 anni, era stato soccorso dai sanitari del 118 che lo avevano trasportato in codice rosso al Civico: a travolgerlo sarebbe stata una vettura. L’automobilista si sarebbe dato alla fuga, senza fermarsi a dare assistenza all’uomo ferito.
Le condizioni di Magro peggiorano
Quella sera Magro era stato trovato in stato confusionale, nei pressi del parcheggio Amat di via Ernesto Basile. Era sanguinante, aveva riportato alcuni traumi provocati dall’impatto, ma le sue condizioni inizialmente non erano sembrate gravissime. Poi il peggioramento, con il ricovero in terapia intensiva e la prognosi riservata.
Indagini in corso e messaggi di cordoglio
Sul posto, quella notte, erano intervenuti gli agenti dell’Infortunistica della polizia municipale, che avevano avviato le indagini per rintracciare il pirata della strada, esaminando anche le immagini delle telecamere che si trovano nella zona. Ma ancora nessun elemento sarebbe emerso. La procura vuole vederci chiaro: sul caso è infatti stata aperta un’inchiesta per accertare in quali circostanze il trentatreenne sia rimasto ferito.
Numerosi i messaggi di cordoglio sui social. «Che dispiacere che mi stai dando – scrive un collega -. Fino all’ultimo ho sperato, domenica sono venuto per vederti ma con scarsi risultati, stamattina, finito di lavorare, il mio pensiero, collega mio, sei stato tu. Sono arrivato e ho visto il gelo e la notizia mi ha davvero toccato molto. Ti ricorderò sempre, collega mio, Emanuele Magro, ti voglio immaginare adesso dove sei con la tua cara mamma. RIP». «Sei sempre stato il bimbo, ragazzino, ragazzo e poi uomo più buono del mondo», scrive un’amica di famiglia. In tanti chiedono «giustizia».
Il dolore della famiglia e degli amici
Non si danno pace gli amici e i parenti di Emanuele Magro che dopo cinque giorni dall’incidente in via Ernesto Basile, dove è stato travolto da un’auto in corsa e l’automobilista non si sarebbe fermato per soccorrerlo, non ce l’ha fatta.
Il giovane di 33 anni ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia. Terzo di quattro figli, è cresciuto con il padre, due sorelle e un fratello, perché la mamma li ha lasciati prematuramente, quando Emanuele era ancora molto piccolo.
Il primo amico che sui social ha manifestato il suo dolore è stato il collega Giacomo Fiorentino, che lavorava con lui. «Fino all’ultimo ho sperato. Ti ricorderò sempre. Ti voglio immaginare adesso insieme alla tua mamma».
«Cugino mio non ci posso credere che tu non ci sia più, una persona semplice sempre con il sorriso stampato sul viso sincero e buono … la vita è ingiusta» scrive Marco.
Alex Demma manifesta il suo dolore ma anche tanta rabbia. «Quando si arriva in ospedale, la prima cosa che fanno è metterci nel corridoio in attesa di essere controllati. E se ci lamentiamo per il dolore, ci viene detto di non preoccuparci perché siamo coscienti. Spero che giustizia sia fatta per questo povero ragazzo. Condoglianze alla famiglia».
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