Interdittiva antimafia a ditta ambulanze, Palermo
Il Consiglio di giustizia amministrativa annulla l’interdittiva antimafia e permette alla Croce Sana di riprendere le operazioni
Il verdetto del Consiglio di giustizia amministrativa
Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Sicilia ha emesso una decisione significativa riguardo all’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Palermo nei confronti dell’associazione Croce Sana Odv. L’associazione, sospesa a seguito dell’operazione antimafia Fenice, è stata ritenuta infiltrata da elementi della mafia di Misilmeri e Belmonte Mezzagno (Pa).
Il mancato rispetto dei diritti di difesa
L’ordinanza del Cga ha accolto l’impugnazione della Croce Sana per il mancato rispetto dei diritti di difesa, sottolineando che il prefetto di Palermo avrebbe dovuto dare tempestiva comunicazione al soggetto interessato, come previsto da una legge del 2021. Questa comunicazione avrebbe permesso alla Croce Sana, assistita dall’avvocato Alessandro Finazzo, di difendersi adeguatamente.
La reazione degli avvocati della Croce Sana
Gli avvocati della Croce Sana, Alessandro Finazzo, Sandro Geraci e Giuseppe Fragapani, hanno commentato la decisione del giudice di appello come un principio di civiltà giuridica voluto dal legislatore, nel rispetto della normativa comunitaria, al fine di consentire ai cittadini di esprimere le proprie ragioni prima della sospensione dell’attività economica. La sospensione dell’interdittiva è stata ritenuta illegittima e sospesa, consentendo alla Croce Sana di riprendere la propria attività.
Le conseguenze della decisione
Il processo è stato rimesso al Tar, che dovrà emettere la sentenza il cui esito sembra scontato, a favore della Croce Sana. Nel frattempo, l’associazione potrà riprendere immediatamente la propria attività, venendo in soccorso delle esigenze lavorative dei dipendenti.
– Interdittiva antimafia
– Consiglio di giustizia amministrativa
– Ordinanza del Cga
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