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In treno nell’entroterra siciliano: stazioni dimenticate e tracciati inutili.

Il sistema ferroviario dell’entroterra siciliano è caratterizzato dalla mancanza di efficienza, puntualità e velocità. Mentre le stazioni dei capoluoghi registrano una precisione oraria accettabile, le fermate intermedie presentano gravi problemi. La Sicilia ha un numero insufficiente di linee ferroviarie, con 1490 km di tracciati e 187 fermate, molto meno rispetto alla Lombardia che ha anche un’area più piccola. Inoltre, la frequenza delle corse è molto bassa, con poco più di 500 treni al giorno rispetto ai 2173 della Lombardia. I pendolari siciliani affrontano quotidianamente treni in ritardo o soppressi e tariffe in aumento. Una delle linee più colpite è quella tra Catania e Caltagirone, con oltre il 26% delle corse che subisce ritardi o soppressioni. Inoltre, la linea che da Caltagirone conduce a Gela è interrotta dal 2011 e i lavori di riparazione termineranno solo nel 2026. Altre linee interne sono state interessate da lavori durante l’estate, causando ulteriori disagi per gli abitanti. Inoltre, si sono verificate sospensioni e interruzioni in diverse linee durante l’autunno. Questi problemi rendono necessari mezzi di trasporto alternativi come i pullman sostitutivi.

In treno nell’entroterra siciliano: tra stazioni dimenticate e tracciati inutilizzabili

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Enna GN

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