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Guerra tra bande a Palermo per locali e spaccio, dietro omicidio Celesia

La movida e il controllo del territorio

Il sconfinamento di territorio tra bande rivali per la gestione dei locali della movida e il controllo dello spaccio nelle zone frequentate dal popolo della notte sono tematiche che stanno al centro delle indagini della Squadra mobile a Palermo. Il recente omicidio di Rosolino Celesia, noto come “Lino”, ha portato alla luce dinamiche sospette e ipotesi investigative che vanno oltre una semplice lite per futili motivi.

Ipotesi investigative

Le ipotesi investigative al vaglio degli uomini della Squadra mobile, coordinati dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Ennio Petrigni, si concentrano sull’idea che l’omicidio potrebbe essere stato premeditato e legato al controllo del territorio. Le dichiarazioni dei due fratelli indagati non convincono del tutto gli investigatori, che sospettano una pianificazione del delitto.

Conflitti tra fazioni

Le due fazioni contrapposte, una del Cep e l’altra del Borgo Vecchio, erano già entrate in conflitto un mese prima dell’omicidio di Celesia. Tafferugli, zuffe e raid misteriosi avevano scosso la tranquillità del quartiere, lasciando presagire un’escalation di violenze. La dinamica del delitto nella discoteca Notr3 sembra confermare l’ipotesi di un conflitto territoriale più ampio.

Gli sviluppi delle indagini

I dettagli delle indagini e le ipotesi investigative sono al centro di un servizio completo di Fabio Geraci sull’edizione di Palermo del Giornale di Sicilia, in edicola oggi. Gli sviluppi delle indagini potrebbero svelare una realtà più complessa di quanto inizialmente sembrasse, mettendo in luce i conflitti e il controllo del territorio nelle dinamiche della movida palermitana.

– Sconfinamento di territorio
– Gestione dei locali della movida
– Controllo dello spaccio


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