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Giovanili Ragusa: “Ddl del Pd approda in commissione Ars”

Disegno di legge per il voto dei cittadini siciliani domiciliati altrove: approvazione in commissione

Il Partito Democratico ha presentato in commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana un disegno di legge che consentirebbe ai cittadini siciliani, per motivi di studio, lavoro o cure, di esercitare il diritto di voto anche se si trovano stabilmente in comuni diversi da quelli di residenza, anche in altre regioni d’Italia.

Il segretario provinciale dei Giovani Democratici della provincia di Ragusa, Matteo Migliore, e il presidente della Direzione Provinciale, Federico Martorana, hanno reso noto questo importante passo che potrebbe restituire a migliaia di siciliani la possibilità di partecipare al voto.

Iter procedurale

Martorana, in rappresentanza dei Giovani Democratici, è stato presente oggi a Palermo presso la sede del parlamento regionale per seguire l’avvio dell’iter procedurale della proposta normativa. Si sono riuniti due disegni di legge presentati su questo tema, con l’auspicio che si faccia sintesi tra i due per consentire l’arrivo in aula di un’unica proposta.

La procedura prevede la fusione dei due disegni di legge per permettere l’approvazione di una normativa unificata. Si spera che l’iter sia veloce, in modo da garantire a chi vive lontano dalla propria residenza la possibilità di esercitare il diritto fondamentale di partecipare al voto.

Diritto al voto

La proposta normativa darebbe la possibilità a migliaia di siciliani che per studiare, lavorare o per sottoporsi a lunghi periodi di cure mediche sono costretti a stare lontani da casa di esercitare il proprio diritto al voto. Attualmente, questa possibilità è negata a molti cittadini che si trovano in questa situazione, mentre i residenti all’estero possono già votare per corrispondenza.

Impatto politico e sociale

I Giovani Democratici iblei sottolineano come in Italia siano circa 5 milioni i cittadini a cui è impedito l’esercizio del diritto al voto a causa della loro domiciliazione in luoghi diversi da quello di residenza. Secondo loro, una norma di questo tipo potrebbe non solo avvicinare molti giovani alla politica, ma anche combattere l’astensionismo non ideologico, rappresentando quindi un passo significativo sia dal punto di vista politico che sociale.

In conclusione, l’approvazione del disegno di legge potrebbe rappresentare un passo avanti per garantire a tutti i cittadini il pieno esercizio dei propri diritti civili e politici, credendo fermamente nell’importanza di un sistema democratico basato sulla partecipazione di tutti i cittadini.

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