Furto rame Ufficio scolastico regionale Palermo
Maxi furto di rame nella sede dell’Ufficio scolastico regionale di Palermo
I ladri hanno portato via quasi tutto il rame presente negli edifici. L’attività dell’ente è completamente bloccata. Dal provveditorato spiegano: «Il problema non è solo il furto in sé ma il fatto che questo ente gestisce più di 100.000 docenti l’anno ed in questo momento è fermo per ogni attività».
L’ufficio scolastico ha fatto sapere che «a causa del furto dei cavi di rame dall’impianto elettrico dell’Ufficio, il servizio in presenza agli utenti e il servizio di distribuzione e di attivazione delle tessere modello ATe sono momentaneamente sospesi. Le attività degli uffici proseguono in modalità smart working fino a nuova comunicazione».
Conseguenze del furto
Il furto di rame nella sede dell’Ufficio scolastico regionale di Palermo ha avuto gravi conseguenze sull’attività dell’ente. Oltre al danno economico causato dal furto stesso, l’ufficio ha dovuto sospendere molti dei suoi servizi, causando disagi ai suoi utenti e bloccando molte attività legate alla gestione del personale scolastico.
Intervento delle autorità
Le autorità competenti sono al lavoro per individuare i responsabili del furto e ripristinare la situazione nella sede dell’Ufficio scolastico regionale. L’obiettivo è quello di riparare i danni e garantire il ritorno alla piena operatività dell’ente nel minor tempo possibile.
Ripercussioni sull’istruzione
Il furto di rame ha avuto anche ripercussioni sull’istruzione, considerato che l’ente gestisce un grande numero di docenti ogni anno. Si spera che le attività possano riprendere al più presto per evitare ulteriori disagi agli insegnanti e agli studenti.
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