Esplosione bombola gas a Catania: uomo salvato
Incidente a Cibali: una bombola di gas esplode in un’abitazione
Attimi di paura nel quartiere Cibali di Catania, dove lo scorso pomeriggio una bombola di gas è scoppiata all’interno di un’abitazione. Salvo per miracolo un 38enne ed i suoi figli presenti al momento dell’esplosione nell’appartamento, sito al piano terra di un palazzo di via Maltese.
La scoperta dell’esplosione
In particolare, erano da poco passate le 17.00 di un pomeriggio apparentemente tranquillo, senza particolari situazioni d’emergenza, quando una pattuglia di motociclisti del Nucleo Radiomobile di Catania, impegnata in un servizio di prevenzione dell’illegalità diffusa nel quartiere “Cibali”, stava restituendo al proprietario la sua Ford Ka, rubata qualche giorno addietro e ritrovata dai militari durante la loro attività di controllo del territorio.
Con grande soddisfazione dell’automobilista, si stavano quindi concludendo le ultime formalità burocratiche, quando l’attenzione dei Carabinieri è stata improvvisamente attirata da un boato proveniente da poco distante, simile a quello di una forte esplosione, seguito da un irreale momento di silenzio.
La reazione immediata dei Carabinieri
L’intenso fragore ha fatto chiaramente temere il peggio ai due militari, che sicuri che fosse successo qualcosa di estremamente grave, sono subito montati in sella ai loro mezzi, percorrendo a sirene spiegate il breve tragitto che li ha condotti al luogo del boato.
Davanti ai loro occhi, una scena assolutamente allarmante, fatta di detriti e parti di abitazione sparsi su tutta la strada, finestre divelte e un folto gruppo di persone in preda al panico.
Il pronto intervento dei soccorritori
Immediato l’intervento dei Carabinieri, che subito dopo aver appreso dai passanti che in quella casa, sicuramente abitata, era appena esplosa una bombola del gas, senza esitare, si sono diretti verso l’appartamento. Abbattuta quindi la porta, una volta all’interno hanno trovato, riverso sul pavimento del soggiorno, un uomo in evidente stato di shock e con gli abiti lacerati dalle fiamme.
Due in quel momento sono state le priorità dei militari, che si sono divisi per mettere in sicurezza l’area, evitando che la situazione di pericolo potesse degenerare, e soccorrere il malcapitato.
Le conseguenze e le indagini
Dalla ricostruzione dei fatti, si è quindi compreso che la deflagrazione sarebbe avvenuta a causa di una scintilla che ha innescato la miscela, estremamente detonante, di “aria e gas”, in questo caso GPL, fuoriuscito dalla bombola della stufa che si trovava nella veranda.
L’uomo, quindi, che si trovava all’interno di quel locale, è stato violentemente travolto dai detriti e dalla intensa fiammata causata dall’esplosione, tuttavia, benché gravemente ustionato è riuscito a trascinarsi sino al soggiorno dell’appartamento, luogo in cui è stato trovato e soccorso dai Carabinieri.
La potenza dirompente della detonazione ha, altresì, mandato in frantumi parte della casa e divelto gli infissi distruggendo tutte le vetrate.
In questo modo, mentre uno dei Carabinieri ha staccato la corrente elettrica e chiuso la valvola di alimentazione di una bombola all’interno di una stufa a gas, posta nell’attigua lavanderia, scongiurando il pericolo di una ulteriore deflagrazione, l’altro, con estrema cautela, ha sostenuto il ferito, un 38enne che lavora in un’attività commerciale, aiutandolo a rimettersi in piedi e a uscire all’esterno.
Sul posto sono stati fatti affluire altresì i Vigili del Fuoco di Catania, che oltre a contribuire alla messa in sicurezza dell’area interessata, hanno verificato lo stato di integrità dell’intero edificio, che aveva subito solo dei lievi danni infrastrutturali.
Tutti i presenti, sia il 38enne che i 3 bambini sono stati subito visitati dai medici del 118 delle ambulanze fatte affluire sul posto, i quali hanno subito accertato come i bambini non avessero subito alcun tipo di lesione. Il padre invece, avendo riportato gravi ustioni su tutto il corpo, è stato trasportato con urgenza presso il “Trauma Center” dell’ospedale Cannizzaro, dove è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione, per ustioni di 2° e 3° grado su circa il 60% del corpo.
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