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Emanuele vivrà, donazione autorizzata

Una vita spezzata, un dolore insopportabile

Il dolore è grande e non c’è un senso, neanche a cercarlo, alla morte di Emanuele. Proprio adesso che aveva finalmente trovato la sua serenità. Emanuele Magro, l’autotrasportatore di 33 anni morto in ospedale a Palermo dopo essere stato investito cinque giorni prima, in passato era andato persino a Novara per cercare lavoro e costruire un futuro con la fidanzata Veronica, con la quale condivideva la sua vita da 13 anni.

Una tragica fine

Sembra una sera come tante ed Emanuele non sapeva che per lui sarebbe stata l’ultima. Era in strada, quando un’auto gli è finita addosso. Chi guidava, invece di soccorrerlo, è scappato via. La sua famiglia è devastata e in lacrime. “Lo hanno abbandonato sul ciglio della strada – dice la sorella maggiore, Giusy Magro -. Non si fa nemmeno con gli animali feriti. Io e mia sorella lo abbiamo cresciuto come fosse un figlio”.

Un gesto di generosità in mezzo alla tragedia

Emanuele ha perso la mamma da piccolo, ed è stata sempre Giusy a dovere dare la terribile notizia al padre, che si trova in terapia intensiva dopo un intervento delicato al cuore. Ha preso una decisione incredibilmente coraggiosa, dicendo: “Doneremo i suoi organi, così nostro fratello continuerà a vivere”

Lotta per la giustizia

È stato aperto un fascicolo per cercare di risalire all’identità della persona che ha investito il giovane e poi è scappato. La famiglia chiede giustizia e spera che le telecamere della zona possano ricostruire l’accaduto e risalire al responsabile.

Un appello per l’importanza della vita

Emanuele, sdraiato a terra sulla strada, è stato soccorso da un’ambulanza che passava per caso da via Basile. Non trasportava nessuno in quel momento e l’autista e gli operatori si sono accorti di lui e si sono fermati per soccorrerlo. Lo hanno portato al pronto soccorso dell’Ospedale Civico e i familiari ringraziano medici e infermieri per le cure prestate in maniera tempestiva. Ma Emanuele nell’impatto ha sbattuto la testa e dopo cinque giorni la sua vita si è spenta. La famiglia Magro chiede giustizia e spera che la morte di Emanuele non sia vana, ma porti a una maggiore consapevolezza sull’importanza della vita.

Un ricordo prezioso

In foto, la famiglia Magro: il padre con i quattro figli. Emanuele Magro sarà ricordato con amore e la sua storia non sarà dimenticata.

– Emanuele Magro
– Investimento in corsa
– Donazione degli organi


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