Droga da spacciare a Palermo con complicità spagnola e romana.
Smantellata rete di pusher a Palermo
La base operativa era alla Vucciria, ma la rete di pusher smantellata dai carabinieri a Palermo, dove sono scattati nove arresti, varcava i confini regionali e nazionali. Le indagini hanno accertato che gli indagati avevano a disposizione due abitazioni a pochi metri dal popolare mercato palermitano, una in piazza Monte Santa Rosalia, l’altra in vicolo Calzonai.
Attività illecite nelle abitazioni
Nel primo appartamento la droga veniva confezionata, nell’altro si spacciava. I clienti però sapevano di poter trovare i pusher anche in cortile Sant’Andrea, a pochi passi da piazza San Domenico. Ma da dove arrivava la droga da spacciare?
Acquisti all’estero e traffico internazionale
Leonardo Marino avrebbe acquistato la sostanza stupefacente all’estero: le microspie hanno rivelato che gli indagati erano in grado di fare la scorta di cocaina grazie ad alcuni trafficanti che si muovevano tra la Spagna e Roma.
Complici e fornitori
Affari che avrebbero fatto gola anche a un pusher calabrese, con cui la rete di palermitani avrebbe dovuto dividere una delle ultime partite di droga acquistate prima degli arresti. In una conversazione captata dalle microspie, i fratelli Marino parlano sia dell’uomo calabrese che di un’altra persona, si tratterebbe di un fornitore romano, un certo «Sergio Tor Bella Monaca».
«Siamo io, tu e un mio amico calabrese. Lui aspetta che la scaricano a Roma direttamente…
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