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Dimartino paghi pizzo per 20 anni, si dimetta.

Catania: l’avvocato Guarnera chiede le dimissioni del presidente di Confindustria


CATANIA – Enzo Guarnera, presidente dell’associazione “Antimafia e legalità”, ha chiesto le dimissioni del presidente di Confindustria Catania, Angelo di Martino.

Guarnera ha affermato che Di Martino, sottoposto a estorsione dalla mafia, avrebbe pagato il pizzo per venti anni senza mai denunciare. Secondo l’avvocato, Di Martino dovrebbe lasciare immediatamente la carica e, in caso contrario, la sua organizzazione dovrebbe sfiduciarlo. Guarnera ha anche espresso rammarico per il fatto che Di Martino sia stato insignito del titolo di commendatore al merito della Repubblica nel 2019.

Le dichiarazioni fanno riferimento all’operazione antimafia ‘Doppio petto’ della polizia di Catania, che ha portato all’arresto di 18 persone legate al clan Pillera-Puntina e ha svelato un sistema di estorsioni periodiche ai danni di noti imprenditori etnei.

La richiesta di dimissioni e le implicazioni dell’operazione ‘Doppio petto’

Le dichiarazioni di Enzo Guarnera hanno scosso il panorama imprenditoriale di Catania, sollevando un dibattito sulla gestione delle estorsioni da parte delle istituzioni e delle associazioni imprenditoriali. La richiesta di dimissioni del presidente di Confindustria è l’espressione di un crescente senso di insoddisfazione e indignazione di fronte alla mancanza di denunce e azioni concrete nella lotta alla mafia e alle sue pratiche estorsive.

L’operazione ‘Doppio petto’ ha inoltre evidenziato la persistenza di legami tra le organizzazioni criminali e il mondo imprenditoriale, mettendo in luce la necessità di un impegno più incisivo da parte di tutte le parti coinvolte nella tutela della legalità e nella lotta alla criminalità organizzata.

Il ruolo delle istituzioni e delle associazioni imprenditoriali

La vicenda solleva importanti questioni sul ruolo delle istituzioni e delle associazioni imprenditoriali nella tutela della legalità e nella difesa degli imprenditori vittime di estorsioni. È necessario un maggiore coordinamento e un impegno concreto per garantire la sicurezza e la protezione degli imprenditori, favorendo un clima di fiducia e incoraggiando la denuncia delle pratiche estorsive.

Il caso Di Martino evidenzia la necessità di una maggiore responsabilizzazione e di un’azione decisa da parte delle istituzioni e delle associazioni imprenditoriali, al fine di contrastare la presenza e l’influenza della mafia nel tessuto economico e sociale del territorio.

La richiesta di dimissioni avanzata da Enzo Guarnera rappresenta un forte segnale di sfida e di mobilitazione per una maggiore coesione e collaborazione nella lotta alla mafia e alla sua infiltrazione nelle attività imprenditoriali.

– Pizzo pagato per 20 anni
– Di Martino si dimetta
– Associazione attacca


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