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Tony Colombo’s illicit deals with mafia bosses: from the “antimafia” brand Corleone to smuggling Diana.

Il cantante Tony Colombo e sua moglie Tina Rispoli sono stati arrestati per associazione camorristica. Sono accusati di essere coinvolti in diversi affari illegali, tra cui una fabbrica di sigarette di contrabbando ad Acerra e il marchio di abbigliamento “Corleone”. Secondo un collaboratore di giustizia, il boss Vincenzo Di Lauro voleva sfruttare la visibilità mediatica di Colombo per promuovere il marchio di abbigliamento. Rispoli, vedova di un membro del clan Marino, possedeva notevoli beni immobiliari e finanziari. Insieme, Colombo e Rispoli avrebbero investito 35.000 euro nella fabbrica di sigarette di contrabbando. Sono emersi anche contrasti tra Colombo e i fratelli di Rispoli a causa dei soldi che lei avrebbe investito nel cantante. Colombo si era anche impegnato a promuovere il marchio “Corleone” attraverso spot pubblicitari. Gli investigatori sostengono che la carriera di Colombo si sia sviluppata grazie al sostegno finanziario e alle connessioni con il clan Di Lauro.

Dal brand “antimafia” Corleone alle Diana di contrabbando, così Tony Colombo faceva affari coi boss

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