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Crise al Comune di Palermo: Lagalla picchia duro, la Dc ribatte

Lo scontro tra il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e la nuova Democrazia cristiana di Totò Cuffaro, si è fatto evidente dopo la conferenza stampa di addio del vicesindaco Carolina Varchi. La decisione dei democristiani di non entrare in Aula ha provocato la chiusura dei lavori di giovedì scorso e la polemica per la mancanza di tecnici al SUAP ha alimentato ulteriormente le tensioni.

Il sindaco ha provato a scansare le polemiche, ma il vero nodo della questione sembra essere la giunta. La nuova Dc chiede un secondo assessore, ma Lagalla ha dichiarato che gli equilibri non verranno toccati fino alla metà del mandato. La richiesta del partito dell’ex presidente della Regione di avere la delega al Patrimonio è stata respinta.

La replica del capogruppo Dc Domenico Bonanno non si è fatta attendere, sottolineando che la conferenza stampa non ha visto la partecipazione dei democristiani perché nessuno li ha invitati. Bonanno ha inoltre espresso il desiderio di un incontro con il sindaco per capire la situazione e ha criticato il fatto di apprendere le notizie dalla stampa anziché direttamente dal sindaco.

Chi ha parlato col sindaco lo ha trovato infuriato per la situazione e determinato a far rientrare la protesta dei Dc il prima possibile, minacciando di togliere le deleghe a Forzinetti e aprendo formalmente la crisi di governo.

La situazione politica a Palermo sembra essere giunta ad un punto critico, con le tensioni che rischiano di esplodere in una crisi di governo. Resta da vedere come si evolveranno gli eventi e se sarà possibile trovare un compromesso tra le parti in conflitto.

1. Crisi tra Lagalla e DC
2. Scontro sul Patrimonio
3. Replica di Bonanno


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