La Cassazione ha respinto il ricorso contro il decreto di confisca dei beni dell’imprenditore Andrea Impastato, deceduto nel 2022, del valore di oltre 150 milioni di euro. Le indagini hanno rivelato un vasto impero economico composto da numerose imprese nel settore edile, dei trasporti e del turismo, gestite da prestanomi reclutati dalla famiglia. Impastato era figlio di un esponente mafioso di Cinisi e fu condannato nel 2005 per associazione mafiosa. La confisca riguarda proprietà e attività nelle province di Palermo e Trapani.
Beni confiscati
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