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Colpo alla mafia dell’acqua, 5 arresti a Carini: clan gestiva condotta abusiva

I carabinieri di Palermo smantellano un clan mafioso a Carini

Le indagini e le accuse

I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip su richiesta della Dda, nei confronti di 5 persone, 4 in carcere e una ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Le accuse sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate commesse avvalendosi del metodo mafioso e reati in materia di armi.

Il lavoro degli investigatori

Le indagini, durate dal 2021 al 2023, sono state condotte dal nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo. Esse avrebbero accertato il rientro «a pieno titolo» di pregiudicati mafiosi, dopo lunghi periodi di detenzione, nelle fila della famiglia mafiosa di Carini, e l’inserimento in seno al clan di giovani e ambiziosi associati, appartenenti a famiglie che storicamente hanno diretto lo scacchiere mafioso locale.

Le attività illegali del clan

I vertici del clan mafioso di Carini avrebbero gestito una condotta idrica abusiva mediante la quale, dietro pagamento, fornivano acqua per uso civile a una consistente fetta della popolazione che non aveva altre possibilità di approvvigionamento. Lo rivela l’indagine dei carabinieri che ha svelato assetti e affari della cosca di Carini.

– Carabinieri del comando provinciale di Palermo
– Associazione per delinquere di tipo mafioso
– Condotta idrica abusiva


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