È stato inaugurato a Modica il primo Centro permanenza per i rimpatri, una delle strutture volute dal Governo per le procedure accelerate di frontiera. Il centro è stato realizzato in quaranta giorni con dei container e è stato posizionato in un’area protetta. Al suo interno, 84 posti su 300 sono riservati ai migranti che pagano una cifra di cinquemila euro per evitare di essere trattenuti. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato che verranno realizzati centri di questo genere in ogni regione, ma al momento sono solo ipotesi sulle posizioni specifiche. La struttura di Modica, sebbene vicina a Pozzallo, non è situata nel comune di quest’ultimo. La garanzia finanziaria di 5mila euro per evitare il trattenimento nel centro non riguarda i cittadini espulsi per irregolarità o pericolosità. Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, si dichiara d’accordo con l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati, ma a condizione che siano regolarizzati. Il governo prevede di aumentare il contingente dei militari dell’operazione Strade Sicure di duemila unità per appoggiare le forze di polizia nelle città e preservare l’ordine. Le forze armate non saranno utilizzate nei centri di permanenza per i rimpatri, ma fungeranno da supporto nelle aree urbane.
Centro permanenza per i rimpatri, da oggi attivo quello di Modica
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Ragusa GN