Francesco Paolo Capone, segretario generale del sindacato Ugl, ha parlato dell’esperienza di viaggio sulla strada A19 tra Palermo e
Catania, definendola una sensazione continua di precarietà. Ha poi discusso delle infrastrutture siciliane, affermando che sono fatiscenti e costano molto in termini di mancata competitività. Tuttavia, ha anche sottolineato la presenza di progetti promettenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Capone ha difeso la costruzione del Ponte di
Messina, dichiarando che è essenziale per la continuità territoriale e che deve essere integrato con altre opere. Ha esortato a lavorare seriamente per migliorare le condizioni dei lavoratori e delle imprese in Sicilia. Ha anche sottolineato la problematica degli incidenti sul lavoro nella regione e la mancanza di adeguata formazione. Riguardo all’occupazione, ha evidenziato che in Sicilia lavorano meno persone rispetto alla media nazionale e europea. Ha criticato il reddito di cittadinanza classico per aver mescolato persone occupabili con persone fragili che non possono lavorare e ha sostenuto l’importanza di un percorso che consenta un reale inserimento nel mercato del lavoro.
Capone (Ugl): “Il Ponte va benissimo, ma che pena la Palermo-Catania…”
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