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Aviere palermitano deportato dai nazisti: ora i figli richiedono il risarcimento

#Palermo
I crimini della seconda guerra mondiale possono ancora essere giudicati in un tribunale civile. I figli di Nicolò Salamone, aviere deportato nei campi nazisti, hanno citato in giudizio il governo italiano per danni patrimoniali e morali. L’azione è possibile grazie a un fondo nazionale che prevede indennizzi per le vittime dei crimini di guerra. Salamone è stato prigioniero in un campo di concentramento e ha subito torture e lavori forzati. La Germania non ha mai pagato alcun risarcimento alle vittime dei soprusi. Ora i figli di Salamone chiedono un risarcimento di circa 26 mila euro ciascuno.


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