Assolto uomo di 42 anni di Paceco per coltivazione e uso terapeutico della cannabis

Una sentenza storica per il 42enne di Paceco

Per la prima volta, il Tribunale di Trapani ha emesso una sentenza di non punibilità per uso terapeutico della cannabis. Dopo tre anni di processo, un 42enne di Paceco è stato assolto dall’accusa di coltivazione e detenzione di canapa indiana ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La motivazione dietro questa decisione rivoluzionaria è stata l’uso della cannabis a scopo terapeutico da parte dell’imputato.

La difesa dell’avvocato Josèmaria Ingrassia

La sentenza è stata pronunciata dal giudice Gaspare Sammartano che ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato dell’imputato, Josèmaria Ingrassia. Quest’ultimo ha dimostrato che il 42enne utilizzava la cannabis per affrontare gravi problemi di salute, in particolare legati a un grave diabete e problemi di insonnia che ne pregiudicavano il rendimento lavorativo.

Una scelta responsabile per migliorare la qualità della vita

L’avvocato Ingrassia ha sottolineato che l’imputato aveva abbandonato i farmaci prescritti dal Servizio sanitario nazionale a causa della pericolosità degli ipnotici, trovando beneficio nell’assunzione di cannabis mezz’ora prima di andare a dormire. Questa scelta, secondo la difesa, era finalizzata a migliorare la qualità della vita del paziente senza comprometterne ulteriormente la salute.

La fine di un incubo e la vittoria della giustizia

L’assoluzione dell’imputato è stata accolta con grande sollievo sia da parte sua che da parte della sua famiglia. Dopo un lungo periodo di incertezza e preoccupazione, finalmente arriva la parola fine ad un incubo iniziato nel 2020 con la perquisizione e il sequestro delle piantine di cannabis. La sentenza del Tribunale di Trapani rappresenta non solo una vittoria personale per il 42enne di Paceco, ma anche un importante passo avanti nella comprensione e accettazione dell’uso terapeutico della cannabis.