Arte marziali ai detenuti, Uilpa: “Scelta assurda”.
La polizia penitenziaria del carcere minorile di Palermo sotto attacco: la direttrice organizza corsi di arti marziali per i detenuti
Gioacchino Veneziano, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria della Sicilia, critica duramente la decisione della direttrice del carcere minorile di Palermo di organizzare corsi di arti marziali per i detenuti. Secondo Veneziano, queste azioni favoriscono le aggressioni contro gli agenti penitenziari.
“La polizia penitenziaria del carcere minorile di Palermo viene attaccata fisicamente e la direttrice organizza corsi di arti marziali per i detenuti. Queste azioni favoriscono le aggressioni agli agenti”.
E’ quanto dice Gioacchino Veneziano segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria della Sicilia alla notizia che il direttore ha organizzato per i detenuti del Malaspina di Palermo la disciplina delle Arti Marziali Koshido Budo.
“Mentre la polizia penitenziaria – aggiunge Veneziano – lavora a mani nude contro i quotidiani attacchi di violenza da parte dei detenuti, senza protocolli operativi, con la totale assenza di protezione, il direttore pensa di formare i detenuti nelle pratiche delle arti marziali.
E’ una scelta assurda ma conferma che la direttrice ancora non ha capito che oggi è necessario dotare il personale di strumenti a difendersi invece di aumentare la capacità aggressiva dei detenuti, ragion per cui crediamo che sia giunto il momento di sollecitare Antonio Sangermano capo del dipartimento per la giustizia minorile di spostarla ad altri incarichi”.
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