Arrestati tre responsabili degli incendi al Cpr di Trapani

Tre arresti per gli incendi al Cpr di Milo

Indagini e fermi

La polizia di Trapani ha fermato tre ospiti del Cpr di Milo, indagati per i due incendi che hanno devastato la struttura. Si tratta di due tunisini, privi di precedenti, e di un marocchino, con precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. I fatti risalgono al 22 gennaio scorso, quando un gruppo di stranieri, nel primo pomeriggio, fece divampare le fiamme in alcuni locali della struttura.

Modalità degli incendi

Nel primo incendio, a bruciare furono coperte e cumuli di carta e plastica, introdotti nelle stanze e utilizzati per dare alle fiamme i materassi accatastati in precedenza. Si sprigionò una densa nube di fumo. Si scoprì, in seguito, che tra gli ospiti qualcuno aveva il compito di chiudere le porte delle stanze appena incendiate, per aumentare la potenza distruttiva del fumo. LO stesso accadde in altre aree della struttura.

Danni e conseguenze

Nel giro di pochi minuti, tre settori del Cpr furono invasi da un fumo nero e tossico. I vigili del fuoco intervenuti fecero fatica a controllare il fuoco; le operazioni di spegnimento durarono ore. Intorno alle 19, quando sembrava essere tornata la calma, nuovi incendi, appiccati con le stesse modalità e in altri settori, resero inagile la maggior parte del Centro. Nella scheda di intervento dei Vigili del Fuoco si legge: “quasi tutti i moduli abitativi in cui c’era stato l’incendio risultavano danneggiati seriamente non solo per il fuoco ma per l’intenso fumo nero sprigionato dallo stesso con diversi distacchi di intonaco e calcinacci dal soffitto e delle pareti rendendoli non più idonei alla vivibilità”.

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