Arcivescovo Palermo: giovani senza esempi
L’arcivescovo di Palermo: “I giovani hanno bisogno di esempi”
«I giovani non vanno lasciati soli e hanno bisogno di esempi». L’arcivescovo Corrado Lorefice ha commentato le notizie di cronaca sulla malamovida e sull’aumento di rapine e scippi nel corso di un incontro con i giornalisti.
«È il momento in cui tutte le istituzioni, soprattutto chi ha un compito formativo, devono mettere insieme le forze perché se i giovani adesso deviano dalla retta via, penso che sia anche il fallimento educativo di questa generazione di adulti – ha detto – . Abbiamo paura, abbiamo perso la visione antropologica dell’uomo. Ai nostri giovani e alla città dobbiamo dare contezza che esiste un’anima, uno spirito. E meno le istituzioni si mettono al loro servizio, più chiaramente non possiamo che aspettarci fenomeni criminali e delinquenziali».
Un appello alle istituzioni
L’arcivescovo ha lanciato un appello a tutte le istituzioni affinché si mettano al servizio dei giovani, fornendo loro modelli positivi da seguire e supporto educativo. Secondo Lorefice, è importante che la società nel suo insieme si impegni per offrire alle nuove generazioni un percorso di crescita sano e costruttivo.
«I giovani hanno bisogno di esempi concreti, di figure che incarnino valori autentici e che possano guidarli verso scelte responsabili – ha sottolineato l’arcivescovo -. È fondamentale che tutti noi, adulti e istituzioni, ci assumiamo la responsabilità di formare e accompagnare le giovani menti, offrendo loro occasioni di crescita e sbocchi positivi per il loro futuro».
Il ruolo dell’educazione e della cultura
Nel suo intervento, l’arcivescovo ha posto l’accento sull’importanza dell’educazione e della cultura come strumenti essenziali per contrastare il disagio giovanile e promuovere uno sviluppo armonioso e integro della società.
«La mancanza di punti di riferimento positivi e la perdita di valori fondamentali hanno un impatto diretto sulla crescita e sul comportamento dei giovani – ha affermato Lorefice -. È necessario investire in programmi educativi e culturali che possano restituire ai giovani fiducia nel futuro e stimoli per realizzare il loro pieno potenziale».
Conclusioni
Il monito dell’arcivescovo di Palermo richiama l’attenzione su una tematica di rilevante importanza sociale, invitando a una riflessione sul ruolo e l’impegno di tutti nel garantire un ambiente favorevole alla crescita e al benessere dei giovani.
Maggiori sforzi e un coordinamento sinergico tra istituzioni, comunità e famiglie sono indispensabili per offrire risposte concrete alle sfide legate al disagio giovanile e per creare le condizioni affinché i giovani possano intraprendere un percorso di vita positivo e costruttivo.
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