Aereo finisce in mare a Palermo: esercitazione piano emergenza.

Si è svolta recentemente una simulazione di incidente aereo presso l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. In realtà, si è trattato di un’esercitazione mirata a verificare l’efficacia del piano d’emergenza e a testare la capacità di coordinamento di tutti gli enti coinvolti nella gestione di un eventuale incidente.

Lo scenario ipotizzato prevedeva un incidente aereo in mare per un’avaria al sistema idraulico di un velivolo ATR42 con a bordo passeggeri e membri dell’equipaggio, a una distanza di 1,62 miglia dalla costa.

La simulazione ha coinvolto oltre un centinaio di persone ed è stata avviata alle 12, durando circa un’ora per la parte operativa. Durante questo periodo, l’aeroporto è rimasto chiuso, senza ripercussioni sul traffico aereo.

Tra i partecipanti all’esercitazione figuravano Gesap, Enav, Enac, le forze dell’ordine, la Prefettura, la Capitaneria di porto, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, l’Usmaf e il 118 Arnas.

Scalo chiuso per un’ora

Durante l’esercitazione, è stato possibile valutare la tempestività e l’efficacia delle azioni intraprese da ciascun ente coinvolto. Inoltre, si è verificata la capacità di coordinamento tra le varie agenzie e entità, fondamentale in caso di emergenza reale.

L’obiettivo di tali esercitazioni è quello di assicurare che, in caso di incidente aereo, tutte le procedure siano ben definite, le risorse siano correttamente allocate e che vi sia una piena interoperabilità tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza.

In conclusione, l’esercitazione presso l’aeroporto Falcone Borsellino si è rivelata un’opportunità preziosa per valutare e migliorare le procedure di gestione di situazioni di emergenza, garantendo un livello ottimale di sicurezza per passeggeri e membri dell’equipaggio.