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Coop Noe protesta per cacciata bene confiscato

Lo sfratto della Cooperativa Noe: proteste e contenzioso con il Comune di Partinico

Proteste e sito del ricorso al Tar e cercheremo di ricucire lo strappo. Le strutture coinvolte dovrebbero essere più attente nell’ascoltare chi gestisce i beni confiscati. Forse questo incontro è stato troppo tardivo, ma noi da tempo lo avevamo chiesto senza alcuna risposta”.

I motivi del contenzioso

La controversia è nata da un’operazione della polizia che ha portato il Comune a scoprire un evento a pagamento organizzato all’interno della cooperativa Noe. Questo ha portato a sanzioni e alla revoca della gestione del bene, sostenendo che vi sia stata una grave violazione della convenzione. Tuttavia, i gestori hanno pagato le sanzioni e contestano la decisione, sottolineando che l’evento non dimostra alcuna indegnità nella gestione del bene confiscato.

La posizione del sindaco e di Confcooperative

Il sindaco di Partinico, Pietro Rao, sostiene che il principio della responsabilità impone il rispetto delle leggi per garantire l’equità sociale. La revoca della gestione del bene è stata fissata per i primi giorni del prossimo mese di gennaio. Dal canto suo, Confcooperative Sicilia sostiene che l’amministrazione comunale ha revocato l’assegnazione del bene senza avviare alcun confronto, e che non ha risposto alle richieste di incontro per chiarire la situazione. La cooperativa Noe gestisce un bene confiscato che è patrimonio di tutti, e quindi ritiene che sia doveroso ascoltare i soggetti portatori di interessi collettivi per trovare una soluzione che preservi il lavoro svolto dalla cooperativa.


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