L’Ance nazionale e altre associazioni e sindacati della filiera delle costruzioni hanno lanciato un allarme sulla proroga dei lavori previsti dal superbonus. Senza una dilazione dell’attuale scadenza del 31 dicembre, si rischia la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e un caos economico e sociale. Le critiche al superbonus da parte del governo senza alternative concrete per favorire la transizione energetica e la rigenerazione urbana sono considerate una politica a breve termine che può danneggiare l’economia. È richiesto un intervento normativo per sbloccare i crediti fiscali incagliati e completare i lavori in corso. Inoltre, la mancanza di soluzioni efficaci per la rigenerazione del patrimonio immobiliare danneggerebbe i valori delle case degli italiani. La negazione dell’utilità del superbonus significa trascurare le priorità del green deal europeo. Per il 2024, si prevede un arretramento dei livelli produttivi del settore delle costruzioni, a causa del ridimensionamento della riqualificazione abitativa. È quindi necessario creare una legislazione chiara e stabile per la riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio immobiliare. Si chiedono inoltre misure fiscali per promuovere la riqualificazione dei edifici più energivori e meno sicuri. È necessaria una nuova fase di cooperazione politica per affrontare le sfide della transizione ecologica e demografica. Si richiedono provvedimenti urgenti per risolvere la crisi del superbonus e coinvolgere cittadini e imprese nella transizione ecologica dell’Italia.
Superbonus, Ance: “No a scelte ideologiche, subito la proroga per i condomini”
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Messina GN
