La casa museo di Maria Carmelina Leone, una ragazza morta a soli 17 anni e considerata in odore di santità, è ancora oggi meta di pellegrinaggio per i devoti, molti dei quali chiedono e ottengono miracoli. La casa, situata a Palermo, è aperta al pubblico il giovedì e il sabato e contiene oggetti personali della “santa”, come il suo letto, il comodino e una macchina per cucire. Sulle pareti della casa sono affissi numerosi ex voto in argento o cera donati dai fedeli che hanno invocato l’intercessione di Maria Carmelina in momenti difficili. Soprattutto donne giovani con problemi di fertilità o mamme con bambini malati si rivolgono a lei con fede. Maria Carmelina Leone si distinse fin da piccola per la sua predisposizione alle pratiche religiose e il suo amore verso i poveri. A 15 anni si ammalò gravemente di tubercolosi e fu ricoverata in ospedale, ma nonostante le sofferenze si dimostrò sempre serena e gioiosa. Morì a 17 anni, tenendo tra le mani un crocifisso, e al momento del suo passaggio si dice che un raggio di luce l’abbia illuminata a lungo. Dopo il processo canonico nel 1997, Maria Carmelina Leone è stata dichiarata venerabile e la sua casa museo continua ad essere una tappa importante per i devoti che credono nella sua intercessione e nei suoi miracoli.
Tra i vicoli di Palermo c’è un luogo di miracoli: chi fu la piccola Santa del Papireto
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Palermo GN