L’assessore alle Autonomie locali della Regione Siciliana, Andrea
Messina, ha espresso dubbi e perplessità riguardo all’operazione immobiliare che prevede il riacquisto dei 33 palazzi venduti ai privati nel 2007.
Messina, che vigila sullo strumento che la Regione utilizzerà per questa operazione, il Fondo pensioni dei dipendenti regionali, si è detto perplesso rispetto a questo piano che rappresenta un’inversione rispetto alla vendita degli immobili decisa nel 2007. In una lettera anche indirizzata al governatore Renato Schifani, Messina ha evidenziato di non essere mai stato informato dell’operazione, che è stata guidata dal forzista Marco Falcone. Questa frenata da parte di Messina rappresenta anche uno scontro politico interno al centrodestra, con la fronda interna a Forza Italia che si oppone all’asse con i cuffariani e all’accordo Forza Italiaa un passaggio del giudizio di parifica della Corte dei conti sul Rendiconto 2020 della Regione, che esprime il timore che l’operazione possa pregiudicare l’integrità del patrimonio del Fondo pensioni. L’assessore chiede anche chiarimenti sulle ragioni che hanno spinto il Fondo a riavviare questa procedura prevista dalla Finanziaria 2017, con una scadenza massima del 31 ottobre 2020 per il riacquisto delle quote del fondo immobiliare privato. Messina conclude affermando che le informazioni attualmente disponibili non permettono di superare le perplessità e i timori riguardo all’operazione, evidenziando anche le perplessità dei sindacati e il costo economico che sarebbe necessario per questa operazione.
Regione, ricomprare 33 palazzi con il Fondo pensioni? Messina frena Falcone
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