Il comune di
Messina ha deciso di introdurre i monopattini elettrici come mezzo di trasporto alternativo nella città, con l’obiettivo di arrivare a oltre mille veicoli. La città ha stipulato un contratto con la società Elerent per l’acquisto dei primi 110 monopattini, insieme ad un certo numero di biciclette a pedalata assistita. Tuttavia, molte città europee hanno limitato o addirittura escluso l’uso dei monopattini a causa di vari problemi. Ad esempio, i monopattini sono spesso parcheggiati in modo sconsiderato, ostacolando il passaggio dei pedoni, e la loro velocità può rappresentare un pericolo. Inoltre, ci sono problemi di sicurezza, dato che il casco non è ancora obbligatorio. A Roma, dove ci sono oltre 14.000 monopattini, sono stati segnalati numerosi incidenti e problemi di accessibilità per le persone con disabilità. Alcune città italiane, come Trento, hanno ridotto il numero dei monopattini in circolazione e stabilito restrizioni sulle aree in cui possono essere utilizzati. Il Nuovo Codice della Strada, attualmente in fase di approvazione, prevede regole più rigorose per l’uso dei monopattini, come l’obbligo del casco e di un codice identificativo. Inoltre, i conducenti condannati per guida in stato di ebbrezza potrebbero essere soggetti all’uso di un dispositivo di blocco dell’accensione.
A Messina parte lo sharing di monopattini. Mentre da Parigi e Roma si dice no. Sindaco a bordo senza casco… non ancora obbligatorio, ma meglio dare buon esempio – voce di Sicilia
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