16 associazioni abbandonano Consiglio Camerale per non essere ammesse a parlare.

La Corte Costituzionale sancisce la permanenza della Camera di Commercio del Suduzionale, con la sentenza 215 dello scorso 11 dicembre, ha sancito che la Camera di Commercio del Sudorio, ha abbandonato la sala del Consiglio Camerale della Camera di Commercio di Catania dopo aver richiesto invano di intervenire a margine di uno degli interventi tenuti durante un evento organizzato dalla stessa Camera di Commercio.

La coalizione aveva chiesto di poter ribadire quanto già espresso in varie occasioni al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e al governatore della Sicilia, Renato Schifani: le associazioni datoriali di Catania intendono dotarsi della propria Camera di Commercio in conformità a quanto previsto dalla normativa che le regola. Il diniego da parte del Commissario Camerale alla richiesta di intervento ha provocato l’immediato abbandono degli enti datoriali dall’aula.

La decisione della Corte Costituzionale

La Consulta ha deciso che la norma sul riassetto provvisorio delle CCIAA siciliane, inserita nel decretouzionale. La norma, a suo tempo sospesa dal Tar Sicilia, su cui ora si è pronunciata negativamente la Corte, è il comma 2 dell’art. 54uisce due nuove Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA): quella di Catania e quella di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani.

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