VIDEO | Famiglie in lotta a Palermo per l’emergenza abitativa dopo gli sgomberi

A Palermo, l’emergenza abitativa è diventata una situazione endemica. Le liste per le case popolari non avanzano, le famiglie che ne hanno diritto non ottengono assegnazioni e sono costrette a occupare abitazioni abbandonate confiscate alla mafia. L’Agenzia nazionale dei beni confiscati sembra interessata solo a recuperare i propri immobili, ignorando l’emergenza sociale. Nonostante il Comune di Palermo attivi progetti di inclusione, le alternative offerte alle famiglie sono inadeguate e non risolvono il problema. La legge prevede che ogni bambino abbia il diritto a una residenza stabile, ma gli sfratti avvengono comunque, senza considerare la presenza dei minori. Tuttavia, l’assessore Tirrito sostiene che ci sia stata una collaborazione con l’Agenzia dei beni confiscati e che molte case siano state rese disponibili per il Comune. Si stanno cercando soluzioni per regolarizzare la situazione e mettere al centro il bisogno delle persone, ma non è ancora previsto lo sfratto immediato delle famiglie che occupano abitazioni confiscate. Il Comune si impegna a prendersi cura delle persone fragili e dei minori, anche se gli immobili non appartengono al Comune stesso.

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