Amato riapre il caso Ustica; Meloni lo esorta a condividere eventuali prove

Quindici anni dopo l’ex presidente italiano Francesco Cossiga, l’ex premier Giuliano Amato solleva nuovamente la questione del missile francese nella strage di Ustica. La presidente Giorgia Meloni invita Amato a riferire al governo ciò che sa e la Francia si dice pronta a collaborare con l’Italia. Anche il Csm si muove richiedendo alla procura di Marsala di rendere accessibili gli atti dell’inchiesta. Amato attribuisce la responsabilità della strage alla Francia, con la complicità degli americani e di chi partecipò alla guerra aerea. Meloni, non intenzionata ad aprire un nuovo fronte con Parigi, chiede a Amato di fornire elementi concreti. L’inchiesta sulla strage è ancora in corso e la desecretazione degli atti non è sempre fluida. Nel 2011 i ministeri di Difesa e Trasporti sono stati condannati a risarcire le famiglie delle vittime per non aver garantito adeguata sicurezza. L’ex premier Amato aveva già cercato di fare luce sulla vicenda senza successo. Tajani e Salvini chiedono ulteriori indagini sulla veridicità delle parole di Amato. L’Associazione dei parenti delle vittime sostiene la tesi del missile, mentre l’Associazione per la verità sulla strage sostiene la tesi dell’attentato terroristico.

Strage di Ustica


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