Ubriaco alla guida: una tragedia che continua a pesare
Ubriaco alla guida, distrusse una famiglia. Oggi, più di undici anni dopo l’incidente, finisce in carcere. Il commissariato di Vittoria ha infatti proceduto all’arresto di Giorgio Cascino, oggi trentanovenne, destinatario di un ordine per la carcerazione emesso dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. Deve scontare la pena complessiva di 4 anni a seguito di condanna definitiva per omicidio colposo plurimo commesso in stato di ebbrezza.
La tragedia del 2012
I fatti risalgono al novembre del 2012, quando l’uomo, che allora aveva 27 anni ed era consigliere di quartiere della frazione marinara vittoriese di Scoglitti, provocò un gravissimo incidente stradale sulla provinciale Vittoria-Scoglitti, causando la morte di una famiglia che viaggiava su un’altra vettura: due coniugi e il figlio di otto anni. Nell’incidente morì anche un suo amico, un altro giovane, che viaggiava con lui. I poliziotti del commissariato di Vittoria hanno condotto l’arrestato nel carcere di Ragusa.
Le vittime e la tragedia
Cascino perse il controllo di un Suv scuro, del quale era alla guida, all’altezza di contrada Anguilla, vicino a Scoglitti. L’auto viaggiava in direzione di Vittoria e si scontrò con una Lancia Y, sulla quale si trovava la famiglia Scaccianoce, che andava in direzione Scoglitti. Morirono Salvatore Scaccianoce, la moglie Paola Salpietro, il figlioletto Joseph, che viaggiavano tutti sulla Lancia Y, e Valerio Di Pietro, passeggero del Suv.
In questo articolo, ripercorriamo la tragica vicenda di Giorgio Cascino, l’uomo che nel 2012 causò la morte di una intera famiglia a causa della guida in stato di ebbrezza. Undici anni dopo, Cascino è stato finalmente arrestato e dovrà scontare una pena di 4 anni di carcere per omicidio colposo plurimo.
La notte dell’incidente, Cascino, all’epoca consigliere di quartiere di Scoglitti, perse il controllo del suo veicolo e si scontrò con la vettura della famiglia Scaccianoce, causandone la morte. La tragedia colpì non solo la famiglia delle vittime, ma anche il suo amico, passeggero del veicolo di Cascino.
Oggi, oltre un decennio dopo, la giustizia è finalmente stata fatta e Cascino ha iniziato a scontare la sua pena nel carcere di Ragusa.
Questa storia triste e devastante ci ricorda l’importanza di non mettersi alla guida in stato di ebbrezza e di rispettare le leggi stradali. Le azioni di un singolo individuo possono avere conseguenze irreparabili per molte altre persone.
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