L’inchiesta dal titolo “Spaccaossa” ha rivelato una vasta truffa ai danni delle assicurazioni, in cui persone in difficoltà economiche accettavano di farsi spezzare le ossa in cambio di denaro. Dietro l’operazione vi erano due bande criminali, che hanno coinvolto anche medici complici e titolari di agenzie infortunistiche. Sebbene siano passati sette anni dai primi arresti, il processo è ancora in fase di primo grado e il rischio di prescrizione per le gravi lesioni subite dalle vittime è concreto. Attualmente, il dibattimento prosegue con l’ascolto dei testimoni, ma si prevede che per arrivare a una sentenza occorreranno ancora diversi mesi.
PAAN
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