Flores difende sé stesso nel caso di stupro di Palermo, affermando di aver solo ripreso il video, ma le sue parole precedenti al telefono sembrano contraddire la sua difesa.

Il ventiduenne Angelo Flores, accusato di aver partecipato allo stupro di una giovane palermitana in un cantiere abbandonato, ha fornito la sua versione dei fatti durante un interrogatorio. Flores afferma di aver conosciuto la vittima e di aver avuto una breve relazione con lei. Nella sua testimonianza, sostiene di essere stato presente sulla scena ma di non aver partecipato agli abusi, affermando che altri ragazzi sono stati responsabili. Tuttavia, le sue parole contraddicono le intercettazioni disposte dalla Procura di Palermo, in cui Flores ammette di essere stato coinvolto e di essersi sentito disgustato dalla situazione. Flores ha anche affermato che ha cercato di aiutare la ragazza dopo l’aggressione, ma la vittima sostiene che si sia rifiutato di chiamare un’ambulanza. La ragazza, nel frattempo, ha accettato di trasferirsi in una comunità, ma continua a raccontare la sua storia sui social media, difendendo il suo diritto di scegliere e respingendo le critiche sul suo comportamento.

Stupro di Palermo, la difesa di Flores al magistrato: «Ho solo ripreso». Ma al telefono aveva detto: «La carne è carne»

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