Le donne catanesi protestano dopo la violenza sessuale subita da una 13enne
La città di Catania si è svegliata con una manifestazione di protesta delle donne catanesi, che hanno preso parte a un evento organizzato da diverse associazioni, tra cui Cgil, Udi, la Ragnatela, Città felice, Fare stormo il Cerchio delle donne, Fnism Catania, Femministorie, Auser, Anpi, Antimafia e legalità, Governo di lei, Immagina Motta S.Anastasia, Memoria e futuro, Rete restiamo umani, Rete studenti medi, Shamofficine, Sunia Catania e Sicilia e Udu. Circa 300 persone si sono date appuntamento davanti la Prefettura per chiedere di essere ricevute dal prefetto, in seguito alla violenta aggressione sessuale subita da una giovane 13enne nella Villa Bellini nei giorni scorsi.
Una delegazione delle manifestanti è stata ricevuta nel tardo pomeriggio dal prefetto Maria Carmela Librizzi, durante la quale è stata espressa “una grande preoccupazione in merito alla sicurezza della città, che ha intrapreso una pericolosa discesa sociale, economica ed etica”.
La situazione ha scosso la comunità catanese, che si è unita in un momento di solidarietà e di denuncia contro la violenza di genere. Le donne presenti alla manifestazione hanno chiesto maggiore attenzione e azioni concrete da parte delle istituzioni per contrastare e prevenire episodi di violenza nei confronti delle donne e delle ragazze.
L’organizzazione dell’evento e la partecipazione delle varie associazioni dimostrano quanto sia importante per la società civile mobilitarsi per difendere i diritti fondamentali delle donne, e come sia necessario un impegno collettivo per promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza di genere.
Le voci delle donne catanesi si sono unite in un coro di indignazione e richiesta di giustizia, nella speranza che episodi come quello subito dalla giovane 13enne non restino impuniti e che si possa lavorare per creare un ambiente sicuro e inclusivo per tutte le donne e ragazze di Catania.
La protesta delle donne catanesi è un segnale forte e chiaro che la violenza di genere non può e non deve essere tollerata, e che la comunità è pronta a combattere per difendere i propri diritti e la propria sicurezza. Speriamo che le istituzioni ascoltino queste voci e agiscano con determinazione per prevenire ulteriori episodi di violenza e per garantire protezione e sostegno alle vittime.
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