L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha collaborato con Eurolink nella redazione del progetto per lo Stretto di Messina, che prevede ulteriori indagini geologiche, geotecniche e sismiche. La società Stretto di Messina ha sottolineato che non vi è alcuna evidenza scientifica che supporti il posizionamento delle fondazioni della torre lato Calabria su sistemi di faglie attive. Dal 1981 ad oggi la compagnia ha finanziato investimenti per circa 300 milioni di euro nella ricerca e sviluppo del progetto. Riguardo ai cavi sospesi necessari per il ponte, la società ha assicurato che sono stati attentamente valutati e la possibilità di utilizzare nuovi materiali non richiede la rielaborazione dell’intero progetto.
PAAN
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