Spari contro casa detenuto a Palermo, non in carcere

Giampino rischia il carcere dopo gli ultimi episodi

Palermo – La vicenda di Gaetano Giampino, condannato per tentato omicidio, prende una svolta inaspettata dopo gli ultimi eventi legati al suo domicilio allo Zen. Nonostante gli arresti domiciliari, la sua casa è stata presa di mira da colpi di pistola lo scorso ottobre, riaccendendo vecchie tensioni con la famiglia Maranzano.

Una storia di violenza e faide interne

Giampino non è nuovo a episodi violenti: nel 2019 esplose un colpo di pistola che ferì Salvatore Maranzano, con il quale la famiglia del condannato era in conflitto. I recenti colpi di pistola sparati contro la sua abitazione sono collegati a questa lunga faida, secondo quanto riferito dalla squadra mobile della polizia. La situazione è ulteriormente complicata dal coinvolgimento di altri membri della famiglia Maranzano, con un passato criminale già segnato da episodi di violenza.

La decisione del tribunale di Sorveglianza

Dopo gli ultimi episodi, la Procura generale ha espresso preoccupazione per la pericolosità della situazione, indicando la necessità di trovare un’altra casa per Giampino. Tuttavia, il rischio è che il suo trasferimento possa portare alla revoca degli arresti domiciliari e al ritorno in carcere. Il tribunale di Sorveglianza ha deciso di aspettare che Giampino trovi una nuova sistemazione prima di prendere ulteriori provvedimenti riguardo alla sua condanna per tentato omicidio.

– Fino a quando non troverà una casa più sicura resterà allo Zen
– Ed è contro la sua abitazione di via Costante Girardengo, allo Zen, che il 21 ottobre scorso sono stati esplosi diversi colpi di pistola
– Aspettare che Giampino trovi un’altra casa dove vivere e finire di scontare la condanna per tentato omicidio


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