Escursionista disperso sull’Etna: la notte di paura
Un escursionista disperso sul versante Sud dell’Etna è stato messo in salvo la notte scorsa da militari della stazione Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi. Le ricerche sono scattate intorno alle 19 di ieri dopo che non era rientrato al rifugio Salto del Cane, a quota 1.500 metri, in territorio di Pedara, dove si era dato appuntamento con altri amici. Alle operazioni hanno partecipato anche i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e i volontari del CNSAS.
Una ricerca serrata
Dopo un’analisi delle celle telefoniche a cui si era agganciato il cellulare dell’escursionista, si è indirizzata la zona di ricerca a Monte Po, a quota 1.250 metri. I cani da ricerca hanno puntato al di fuori del sentiero battuto e i soccorritori hanno iniziato a gridare il nome del disperso, ricevendo una flebile risposta. Non senza difficoltà, a causa del terreno cosparso di rovi e salti di roccia, i soccorritori sono riusciti a individuare il ragazzo in discrete condizioni di salute.
La tecnologia al servizio del soccorso
I finanzieri, grazie alla moderna strumentazione in uso e al contributo della sala operativa del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania che con la geo-localizzazione degli apparati radio portatili in dotazione ai militari ha orientato i soccorritori nel percorso del ritorno.
Conclusioni
Questa vicenda, che fortunatamente si è conclusa positivamente, pone l’accento sull’importanza di essere preparati e attrezzati quando si affrontano escursioni in montagna. Inoltre, l’efficacia della collaborazione tra le varie forze di soccorso e l’utilizzo di strumentazione avanzata ha dimostrato quanto sia fondamentale per la sicurezza dei nostri escursionisti.
Si raccomanda, quindi, di non sottovalutare mai i rischi e di informarsi adeguatamente prima di affrontare qualsiasi tipo di escursione in montagna.
– Soccorso alpino della guardia di finanza
– Rifugio Salto del cane
– Monte Po
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