Emergenza al Pronto Soccorso dell’Umberto I di Enna: la denuncia dei sindacati
Il recente episodio di insofferenza verificatosi all’Ospedale Umberto I di Enna, culminato con l’intervento delle forze dell’ordine al Pronto Soccorso, ha riportato all’attenzione dei media la difficile situazione del comparto sanitario. La carenza di medici e infermieri ha generato lunghe attese e situazioni spiacevoli per i pazienti e i loro parenti, mettendo in luce la criticità del sistema di emergenzaario al collasso. La rigidità dei tetti di spesa impedisce un adeguato completamento del dimensionamento dell’organico, soprattutto nel segmento emergenzaoriale e dotando gli ospedali di più personale, anche attraverso la costituzione di case e ospedali di comunità.
Anche il segretario territoriale di Cisl Medici, Nino Porto, e il rappresentante aziendale Cisl Medici di Enna, Roberto Grimaldi, hanno sottolineato la criticità della situazione, evidenziando la difficoltà di operare nelle strutture di Pronto Soccorso. Hanno inoltre annunciato una giornata di sciopero generale per il 18 dicembre, per chiedere il riconoscimento del valore degli operatori sanitari e la possibilità di percorsi di crescita professionale.
La segretaria generale della Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna, Carmela Petralia, ha espresso la sua preoccupazione riguardo al sovraffollamento degli ospedali, sottolineando che medici, operatori sanitari e pazienti sono vittime di un sistema ormai ingestibile. Petralia ha evidenziato la necessità di un’inversione di tendenza che irrobustisca la medicina territoriale, puntando anche sulla telemedicina per garantire la pronta assistenza a malati cronici e anziani impossibilitati a recarsi in uno studio medico.
La necessità di interventi urgenti
La situazione emersa all’Umberto I di Enna evidenzia la necessità di interventi urgenti per migliorare il sistema sanitario, garantendo un servizio efficiente e dignitoso per pazienti e operatori. A fronte di una pandemia che ha messo in luce i problemi strutturali del comparto sanitario, è fondamentale che si ponga l’attenzione su soluzioni concrete e durature, che possano affrontare le criticità del sistema di emergenzaoriale.
Il caso di Enna non è isolato e richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, dei sindacati e degli operatori sanitari per individuare soluzioni efficaci che possano garantire un servizio sanitario di qualità per tutti i cittadini.
È necessario trovare un equilibrio tra la gestione dell’emergenza e la costruzione di un sistema sanitario solido, che possa affrontare le sfide presenti e future, garantendo assistenza e cura a chi ne ha bisogno.
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