La città di Palermo ha attivato un collegamento diretto tra gli istituti di vigilanza privata e le forze dell’ordine, al fine di aumentare il livello di sicurezza senza militarizzare la città. Questa sinergia era stata già sperimentata nel 2010 e ora viene ripresa in tutta Italia. I vigilantes avranno un filo diretto con il questore tramite il numero unico europeo 112 e il numero 117 per i reati finanziari. Ogni 6 mesi, verrà effettuata una valutazione della situazione presso la prefettura e riferita al ministero dell’Interno. Inoltre, agli istituti di vigilanza è stato affidato il compito di osservare la sicurezza delle scuole, che sono state oggetto di atti vandalici. Il prefetto Cucinotta chiede anche la collaborazione dei cittadini, sottolineando che un’informazione tempestiva può aiutare nella prevenzione dei reati. Il sindaco di Palermo indica tre direttive che l’amministrazione comunale sta adottando per fronteggiare l’emergenza sicurezza: contribuire al lavoro del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, potenziare le forze di sicurezza e affidarsi a tecnologie e sistemi di monitoraggio avanzati. Il sindaco sottolinea l’importanza di aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini, nonostante Palermo sia ben lontana dalle prime posizioni nelle classifiche nazionali sulla pericolosità criminale.
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