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Sicilia: meno fondi Pnrr, più interesse allo sviluppo sostenibile.

L’interesse per le smart cities e la sostenibilità ambientale non è uniforme in tutta la Sicilia. Mentre a Palermonon ci sia un forte interesse verso la tecnologia digitale ne verso soluzioni sostenibili per l’ambiente, a Catania e Messina la situazione è diversa.

Secondo le rilevazioni dell’Istituto Piepoli per il rapporto DiSi City della Fondazione per la sostenibilità digitale, a Palermo il 50 per cento dei cittadini non è interessato né alla tecnologia digitale né a soluzioni che tutelino l’ambiente. La divisione tra “insostenibili analogici” e “sostenibili analogici” è chiara, con il 35 per cento della popolazione orientata verso la sostenibilità ma non verso il digitale.

A Catania, invece, le donne dai 35 ai 45 anni con un titolo di studio alto si distinguono come “sostenibili digitali”, mostrando un interesse maggiore rispetto agli uomini. Tuttavia, il rapporto evidenzia che il 48 per cento della popolazione è catalogata come “insostenibile analogica”.

A Messina, la situazione è diversa, con il 52 per cento della popolazione orientata verso la digitalizzazione e il 22 per cento coinvolto nel tema della sostenibilità. Qui, il tema della digitalizzazione sembra avere un peso maggiore, ma la città mostra comunque un interesse verso la sostenibilità ambientale.

Nonostante le differenze tra le varie città siciliane, emerge un dato interessante: secondo il rapporto DiSi City, le aree metropolitane italiane più svantaggiate da un punto di vista infrastrutturale sono anche quelle più attente alla sostenibilità. Le città metropolitane di Catania, Bari, Messina, Cagliari, Napoli e Reggio Calabria hanno raggiunto un indice di consapevolezza dei cittadini rispetto al ruolo del digitale e alle attività attente all’ambiente.

Inoltre, i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrebbero cambiare le prospettive dei siciliani. Palermo, ad esempio, ha a disposizione circa 3,5 milioni di euro, più di altre città come Roma, Venezia e Verona. Anche Catania e Messina riceveranno fondi per progetti di digitalizzazione, offrendo un’opportunità importante per lo sviluppo sostenibile della regione.

In conclusione, nonostante le sfide legate alle infrastrutture e agli interessi divergenti dei cittadini, emerge la volontà di investire nella digitalizzazione e nella sostenibilità ambientale in Sicilia. I fondi del PNRR potrebbero rappresentare un’opportunità per avviare un cambiamento significativo nelle città siciliane, contribuendo a una trasformazione verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato.

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Redazione

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