Sequestro di beni al Villaggio Santa Rosalia: la finanza colpisce la mafia
La finanza sequestra beni per un valore di 6 milioni di euro
Un duro colpo alla mafia del Villaggio Santa Rosalia di Palermo
La Guardia di Finanza ha compiuto un importante passo nella lotta alla criminalità organizzata, sequestrando 26 beni del valore complessivo di circa 6 milioni di euro ai presunti mafiosi del Villaggio Santa Rosalia di Palermo. Questi beni includevano società, ditte, auto, appartamenti, magazzini, attività commerciali e terreni. Le persone coinvolte sono accusate di appartenere alla famiglia mafiosa del Villaggio Santa Rosalia, nel mandamento di Pagliarelli, e sono indagate per traffico di sostanze stupefacenti e trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità mafiosa.
Dettagli del sequestro
Elenco dei beni sequestrati e persone coinvolte
Il lungo elenco dei beni sequestrati comprende diverse società e proprietà a Palermo. Tra i principali coinvolti vi sono Giovanni Cancemi, Andrea Ferrante, Rosaria Leale, Francesco Maniscalco, Silvestre Maniscalco, Rosario Manno, Leonardo Marino e Salvatore Sorrentino. Questi individui possedevano varie attività commerciali, terreni, appartamenti, magazzini e autoveicoli, che sono stati posti sotto sequestro.
Dietro le indagini
Operazione “Villaggio di famiglia” e le attività illegali scoperte
Le indagini sono state condotte dal Gico nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo nell’ambito dell’operazione denominata “Villaggio di famiglia”. Queste attività hanno portato alla luce il controllo e il condizionamento del tessuto economico del territorio da parte della famiglia mafiosa del Villaggio Santa Rosalia. Dal controllo della vendita ambulante di pane ai fiori, dalle imprese edili al traffico di droga, la mafia sembrava aver esteso la propria influenza su ogni aspetto della vita economica locale.
Impatto sul territorio
La mafia controllava ogni aspetto economico del Villaggio
Come emerso dalle indagini, la famiglia mafiosa del Villaggio Santa Rosalia avrebbe controllato e condizionato il tessuto economico del territorio, influenzando persino la vendita ambulante di pane e la fornitura di fiori. Inoltre, la mafia favoriva le imprese di altri clan mafiosi, controllava gli affari immobiliari, le aziende del settore edile e del movimento terra, e gestiva riserve di denaro per sostenere economicamente i propri affiliati e carcerati.
Questo sequestro rappresenta un duro colpo alla mafia del Villaggio Santa Rosalia e un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata a Palermo.
– Famiglia mafiosa del Villaggio Santa Rosalia
– Operazione “Villaggio di Famiglia”
– Gico nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo
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