Cardiologia di genere: lo stato di salute dell’ospedale Cervello di Palermo
Il cuore degli uomini e delle donne non è lo stesso e la fragilità del sesso femminile non è considerata dal punto di vista sentimentale ma è oggetto di studio scientifico. E di cardiologia di genere e dello stato di salute, dopo la pandemia, della Cardiologia dell’ospedale Cervello di Palermo, si è discusso nell’incontro dal titolo “Dal Cervello al cuore”, che ha preso il via nell’aula magna Maurizio Vignola del presidio ospedaliero di via Trabucco e si è concluso al Saracen Sands Hotel di Capaci. L’iniziativa, promossa dal primario di Cardiologia del nosocomio, Vincenzo Polizzi, ha visto impegnati cardiologi del capoluogo siciliano, dell’Isola e di tutta Italia. Provider e segreteria organizzativa a cura di Biba Group.
Una nuova direzione per il reparto di Cardiologia
Alla presenza, tra gli altri, del commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Villa Sofia Cervello, Walter Messina e di Salvatore Requirez, alla guida del dipartimento per le Attività sanitarie e dell’Osservatorio epidemiologico (Dasoe) della Regione Siciliana, si è parlato di una vera e propria rinascita del reparto e della crescita della cardiologia di genere, sensibile alle differenze tra uomo e donna nella cura delle malattie legate al cuore, nonché del sempre maggiore avvicinamento delle donne alla cardiologia.
La crescita dei ricoveri nel reparto Cardiologia
Vincenzo Polizzi, direttore dell’unità operativa complessa (UOC) di Cardiologia dell’ospedale Cervello, ha fatto notare una notevole crescita in termini di accesso alle cure. “Dall’inizio del mio mandato ad oggi – ha spiegato Polizzi – c’è stata una notevole crescita in termini di accesso alle cure. I ricoveri sono notevolmente aumentati, sia in urgenza sia in elezione, a testimonianza di una ripresa della fiducia nei confronti di questa istituzione cardiologica cittadina.
Cardiologia di genere: inclusività femminile e differenze di genere
“Si stanno avvicinando sempre più donne alla cardiologia – ha commentato Maria Gabriella Carmina, direttore dell’unità coronarica dell’ospedale Cervello – a quella interventistica e alla terapia intensiva. È in grande sviluppo la cosiddetta cardiologia di genere, che assume come punto di osservazione le caratteristiche differenti della donna rispetto all’uomo, riguardo in particolare alla cardiopatia ischemica. È più difficile da essere evidenziata e ha cure particolari, sia per le donne ancora fertili, sia per le donne in gravidanza, su cui l’attenzione è massima, sia sulle donne affette da neoplasie mammarie che possono avere problemi cardiologici e che entrano in un vero e proprio programma di protezione, perché il nostro reparto ha una grande competenza nella cardio-oncologia”.
– ospedale Cervello
– Vincenzo Polizzi
– inclusività femminile
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