Ateneo Catania: risultati notevoli, pochi fondi

L’Università di Catania gestisce ottanta riserve naturali in Sicilia, che coprono oltre il 14% del territorio siciliano. Queste riserve includono sette aree marine protette e 245 siti “Rete Natura 2000”. L’Università è l’unica in Italia a gestire queste riserve, e ha ottenuto risultati positivi nella prevenzione degli incendi dolosi. Inoltre, l’Università offre programmi di ricerca, didattica e visite scolastiche nelle riserve. La gestione delle riserve da parte dell’Università fa parte della sua “Terza Missione”, che si concentra sul trasferimento di conoscenze alla società. Le riserve sono aperte al pubblico e offrono laboratori a cielo aperto per attività didattiche e di ricerca. Tuttavia, l’Università riceve una dotazione finanziaria limitata dalla Regione siciliana, che non è stata rivalutata negli ultimi 25 anni. La mancanza di risorse per la sorveglianza è una delle principali criticità. Nonostante ciò, l’Università ha gestito con successo le riserve e ha collaborato con altre organizzazioni per la tutela del patrimonio naturalistico. L’Area della Terza Missione dell’Università svolge anche altre attività legate all’imprenditorialità, alla tutela delle invenzioni e dei brevetti, alla promozione degli spin-off e delle start-up, e alla gestione dei musei.

Riserve naturali, l’esempio dell’Ateneo di Catania: pochi fondi, grandi risultati

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