A Stromboli senza scalo alternativo l’isolamento è quasi perpetuo. Come è accaduto di recente per il mare agitato e per il vento da Levante. Eppure da oltre 20 anni c’è lo scalo alternativo di Ficogrande fortemente voluto da don Antonino Di Mattina che continua ad essere una vera e propria incompiuta.
«Quanto c’è da aspettare? – si chiede Fabrizio Di Maggio, tassista dei vip dell’isola – già in passato l’opera più volte realizzata è stata spazzata dalle mareggiate. Bisogna arrivare alla sua nuova distruzione prima che sarà adeguato alle esigenze dei mezzi di linea?». Nel contempo, gli aliscafi della Liberty Lines con i «comandanti coraggiosi» continuano a rischiare per non far perdere appuntamenti importanti anche per la salute a isolani e coincidenze aeree ai tanti turisti tedeschi che continuano a frequentare l’isola. E così come già accaduto, arriva l’aliscafo nel porto di Scari carico anche di turisti tedeschi, il comandante tenta l’attracco arriva mareggiata e fa in tempo ad andare indietro e a saltare lo scalo. Con i passeggeri a bordo che hanno dovuto attendere la corsa successiva tre ore e mezza dopo, per raggiungere l’isola con il mare che si era alquanto calmato. La guida tedesca Ulla Lohmann che da un decennio frequenta l’isola racconta che queste scene si sono verificate più volte: «È un peccato che c’è un porticciolo alternativo e non si mette in funzione. I miei turisti più volte hanno perso le coincidenze aeree con danni economici e ovviamente una brutta immagine per l’isola…». In molti si sono dovuti spostare a Ginostra con i gommoni privati e l’aliscafo li ha attesi con mare praticabile. «I miei turisti hanno ricordi splendidi di questa vacanza ma non dimenticheranno quali sono nel 2024 le condizioni dei porti Eoliani…», ricorda la guida tedesca.
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