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Gol mangiati e lunghe pause, musi lunghi e reazioni effimere: se dopo dodici giornate l’attacco del Palermo stenta ancora a decollare, nel comparto sia delle punte che degli esterni, significa che qualcosa non sta funzionando su tutta la linea.
In campo vanno i giocatori, ma il modulo non lo scelgono loro né sono di loro competenza le valutazioni in sede di mercato: ecco dunque che i fischi del Barbera a fine gara, uno dei tanti tristi déjà vu con l’ultimo precedente casalingo con il Cittadella, appaiono come naturale conseguenza di tali valutazioni. Che i rosa in quattro giorni non siano riusciti a bucare la porta né del Mantova né dei veneti, due avversari tutt’altro che irreprensibili, è un pessimo segnale in ottica Serie A.
Un servizio completo di Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia in edicola oggi